Mi ha sempre affascinato il mare..i suoi misteri le avventure di chi lo attraversa.
Passavo ore da piccolino ad ascoltare i racconti di mio nonno.
Stavo li, seduto sulle sue ginocchia oppure stretto nella sua grande mano levigata da anni di mare, sale, cime e sagole di ogni genere e lo ascoltavo.
Ogni tanto qualche domanda per esplorare quei racconti e aggiungere dettagli.
E mentre raccontava immaginavo, mi ritrovavo nei posti e sulle imbarcazioni che mi descriveva, rivivendo quelle sensazioni. Potevo sentire le voci degli altri marinai..l'odore del mare e il vento sulla mia faccia.
Erano avventure emozionanti, vere, vissute e guardavo quegli occhioni, ormai stanchi da gli anni ma ancora vivi, emozionarsi, velarsi di lacrime mentre con la mente ripercorreva gli attimi della sua vita.
Da giovane pescatore, all'età di 14 anni, fino alle traversate oceaniche per raggiungere l'Africa o l'America. E poi ancora i racconti della cattura a Panama durante la seconda guerra mondiale e la prigionia, e tempeste, e battute di pesca, e porti variopini e... e poi i fari.
Quanto mi affascinano i fari. Sempre fermi li, al loro posto, sentinelle del mare. Ogni faro è unico, unico nella forma, nel colore, nel ritmo della luce, e con il loro lavoro incessante guidano i marinai sulla giusta rotta. Quei marinai che come mio nonno attraversano gli oceani e ascoltano il canto del mare, che navigano assieme le balene e i delfini e quando sono stanchi del mare scendono a terra nei vari porti variopinti con gente di ogni razza.
Questi sono i marinai per me, questo è vivere in armonia con il mare e con la terra, e poi un giorno, lasciato ormai il ponte di coperta, raccontare ai nipotini le storie di una vita in mare e dei posti che si sono visitati e lasciare nel cuore di ciascuno un pezzetto di mare e tanto amore...proprio come ha fatto mio nonno con me.
Grazie nonno Felice!
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